DISLOCAZIONE TERRITORIALE

Per quanto sopra descritto in merito all’evoluzione della Cooperativa ed alla funzione svolta dalla stessa in relazione al tessuto sociale, si precisa che la Cooperativa Solidarietà opera prevalentemente nel Triveneto, con una massiccia presenza nella Provincia di Padova, ma ha sviluppato nel tempo anche legami con alcune Regioni limitrofe. La distribuzione delle risorse umane sui cantieri, acquisiti dalla Cooperativa, costituisce un patrimonio logistico strategico per la struttura organizzativa, rappresentando una “rete organizzata di erogazione di Servizi” la quale, potendo contare su un vasto bacino di unità operative e di risorse tecnologiche a cui attingere in qualsiasi momento, le consente di rendere il proprio servizio flessibile, efficace e tempestivo, più aderente cioè alle specifiche richieste dei Clienti.

Per quanto delineato, la Cooperativa Solidarietà riesce a far fronte a nuove esigenze di intervento ed alle urgenze che possono insorgere nei Cantieri in appalto, sia all’interno del Territorio Padovano, sia nell’ambito del Triveneto.

 

Radicamento costante nel territorio
La Cooperativa Solidarietà si è impegnata nell’offrire opportunità di lavoro a soggetti in condizioni di disagio, di varia natura, indipendentemente dalla specifica patologia del disagio sociale e culturale. Sin dall’iniziale programmazione e progettazione degli inserimenti presso la Cooperativa, già al primo ingresso come socio lavoratore, si è sviluppata, per coerenza organizzativa e maggiore efficacia dei processi attivati, una rete di lavoro che impegnava operatori degli attuali Dipartimenti delle ULSS e del Ministero di Giustizia, dei Servizi Sociali dei Comuni e di altre realtà del Terzo Settore.

Questo ha portato all’elaborazione e realizzazione in campo di Protocolli d’Intesa che regolano procedure e metodologie di lavoro, specifiche per l’integrazione socio-lavorativa, con diverse realtà istituzionali, sopra citati, nel monitoraggio e miglioramento continuo delle modalità di intervento. Le procedure utilizzate nello specifico, nella progettazione dei percorsi individualizzati, hanno preso corpo e significatività in modo graduale in concomitanza agli interventi sul campo, insieme a percorsi formativi specifici e continui per una qualità totale del “servizio” sociale erogato. Il lavoro di rete, indispensabile per la realizzazione degli obiettivi di progettazione individualizzata, si è difatti metodologicamente strutturato attraverso diverse esperienze progettuali su ampie aree di disagio ed emarginazione:

 

In generale:

 

Nell’area dell’immigrazione ed altre fasce deboli della popolazione:

attraverso progetti per la formazione e l’integrazione lavorativa di soggetti non comunitari.

Nell’area delle dipendenze:

attraverso la gestione e realizzazione di diversi Progetti con i servizi Sociali Territoriali (SERT - SIL - COMUNI - CPI - ULSS - UEPE - Ministero Grazia e Giustizia).

- Fondo Sociale Europeo POR 2007-2013, Direzione regionale lavoro, Asse III-Inclusione Sociale Categoria d’intervento 71. Interventi per migliorare l’integrazione e/o il reinserimento dei soggetti svantaggiati. Progetto inclusione sociale - Coesione. Titolo progetto: IRIS - innovare la rete per l’inclusione sociale.

 

Iniziative culturali sul territorio
La Cooperativa Sociale Solidarietà si è occupata non solo di offrire delle opportunità lavorative a persone in situazione di disagio, ma di elaborare, studiare e riflettere in merito alla complessa realtà che ruota intorno a questi percorsi non solo lavorativi ma di vita, collaborando con gli attori più significativi del territorio coinvolti in questo processo.

Di seguito verranno brevemente descritte le iniziative culturali che la Cooperativa ha intrapreso.

 

Progetto Laboratorio del “Lessico dell’azione sociale”
L’Associazione Laboratorio per l’Innovazione Sociale (LIS) nasce da un gruppo di persone impegnate nel campo sociale, appartenenti alla Cooperativa Solidarietà , alla Cooperativa sociale Alisei di Trento, Cooperativa sociale La Casa di Trento, Cooperativa sociale Crescere Insieme di Montagnana (PD).
Persone che hanno dato vita a imprese no profit volte ad offrire opportunità di lavoro a chi vive situazioni di marginalità. Le esperienze realizzate negli ultimi anni hanno messo in luce come sia cruciale coinvolgere altri soggetti (cooperative sociali, associazioni di categoria, enti pubblici, imprese profit, sindacati, etc..) presenti sul territorio per affrontare insieme la complessità dei problemi legati al disagio. L’Associazione LIS vuole essere un luogo aperto a tutti coloro che sono interessati a confrontarsi e immaginare progettualità sociali innovative, al di fuori dei percorsi assistenziali. L’Associazione si è fatta promotrice di un nuovo percorso di ricerca chiamato “lessico dell’azione sociale”, un progetto di ricerca triennale per riformulare nuove ipotesi sull’azione sociale maggiormente corrispondenti alle trasformazioni sociali contemporanee.

 

“Tornare ad immaginare il futuro” tre serate di dibattito a Padova promosse dall’Associazione LIS e rivolte ai cittadini, agli operatori sociali e agli amministratori. Di fronte ad una società che fatica a rappresentarsi il futuro, l’obiettivo di questo ciclo di incontri é di proporre nuovamente un confronto sociale su quale futuro vogliamo e come possiamo lavorare perché diventi il nostro presente di domani; si vogliono costruire insieme delle mappe che ci aiutino ad intravedere, in una realtà che sembra immutabile, degli appigli per continuare ad essere attori e autori di futuro, al di là di ogni realismo e rassegnazione.

 

“Ipotesi di intervento sulle nuove povertà", quattro giornate di seminario promosse dall’Associazione LIS rivolte alla Cooperazione Sociale e agli operatori dei servizi.
Si tratta della promozione e discussione di un progetto di ricerca per individuare quali possano essere i percorsi di inclusione sociale di soggetti che vivono in situazione di “nuove povertà”: é importante capire a livello locale e della città come immaginare nuovi modelli di intervento e nuove politiche sociali capaci di tutelare quelli che possiamo chiamare “diritti difficili” (reddito, abitazione e lavoro).

 

“Per un lessico dell’azione sociale" ciclo di quattro seminari promosso dalla rivista Animazione Sociale e dallo Studio APS di Milano, rivolto a operatori, responsabili e amministratori locali della Regione Veneto.
La metodologia scelta é quella del laboratorio e al centro della riflessione si sono poste le esperienze di lavoro quotidiano, le azioni messe in campo nei diversi contesti di lavoro. L’obiettivo é stato il cercare di capire come poter passare da soggetti che si sentono ”destinatari” di cambiamenti, con sentimenti di impotenza, rabbia
e sofferenza associati, a soggetti ‘promotori” di cambiamenti o comunque attivi nel cambiamento. Questo é reso possibile da un lavoro di condivisione delle responsabilità sociali tra gli attori del territorio.

 

"Produrre salute a Padova. Le nuove domande, le nuove sfide” un seminario promosso dalla Cooperativa Solidarietà e rivolto ai cittadini, agli operatori sociali e sanitari: all’interno di una serie di iniziative volte a confrontarsi e a condividere idee, letture, pensieri su come poter immaginare un territorio che si occupa e si preoccupa del benessere dei cittadini, abitanti di Padova, questo incontro vuole promuovere una discussione su come produrre “salute” in un territorio; sulla capacità dello stesso di essere accogliente, ospitale, attento e che generi la possibilità di migliorare le condizioni della vita di tutti.